LA SOCREM DI VENEZIA
Nell’anno 1880: il Barone Ferdinando Swift, apostolo del pensiero laico, fra i fondatori della Società Veneziana per la Cremazione, indirizza ai suoi amici una circolare, inneggiando alla pratica cremazionistica.
Il 25 Aprile 1882, si costituisce la SOCIETA’ VENEZIANA PER LA CREMAZIONE che viene eretta in Ente Morale con Decreto Reale il 24 Febbraio 1887 (Gazzetta Ufficiale del 15/03/1887 n° 61) e viene approvato lo Statuto il 24/01/1886 con decreto firmato da Umberto I, Re d’Italia.
Il Comitato Direttivo, nelle vesti dell’Avv. Cav. Alessandro Pascolato e del Segretario Dott. Cesare Musatti, inoltra domanda al Comune di Venezia per ottenere in concessione d’uso perpetuo uno spazio di terreno nel Cimitero Comunale di Venezia per erigere l’ara crematoria ed edifici di servizio relativi.
Il Comune dopo un iter faticoso ed alterno, con delibera 21 Dicembre 1888, n° 20/14, resa esecutoria il 10 Gennaio 1889, concede alla Società Veneziana di cremazione in S.Michele in isola seicento metri quadrati in uso perpetuo, in modo che si eriga il crematorio e locali di servizio relativi.
Tale concessione avviene in ossequio all’art. 59 della legge del Luglio 1888 sull’Igiene e Sanità pubblica del Regno, legge ispirata alle conclusioni approvate all’unanimità dai rappresentanti di quattordici nazioni il 12/02/1880, in occasione del Consiglio Internazionale dell’Igiene.
Con l’ausilio finanziario dei Soci viene costruito, nel Luglio 1891, il forno Spasciani Messmer (a legna e carbone), all’avanguardia per l’epoca e tuttora visibile a S.Michele in Isola.
Viene inaugurata il 31 Ottobre 1891 l’Ara con la prima cremazione, quella della Signora Rinaldi Vecelli Flavia, moglie del Prof. Antonio Vecelli, primario dell’Ospedale Civile di Venezia.
Tra i fondatori, molti i personaggi famosi e uomini dotati di grandi ideali, impegnati a lottare contro idee retrograde e superstizioni camuffate da falsa ortodossia religiosa. La Società viene combattuta dalla Chiesa Cattolica, che vede in coloro che fanno tale scelta spiriti ribelli e legati alla massoneria e ai princípi illuministici, contrari alla ideologia predominante nel cattolicesimo romano.
La Socrem, pertanto, rimane centro elitario per un progresso culturale e sociale e svolge la sua opera quasi in clima di clandestinità, sempre al servizio della comunità. Rimane unica nel territorio veneziano, mentre altre sorgono in altre regioni italiane, con cui la Socrem veneziana ha rapporti di collaborazione e di cooperazione, al punto di far parte di una Federazione, che ha come centro Torino.
Sempre con il contributo dei Soci, negli anni 50 la Socrem acquista un locale, dove viene stabilmente allogata la sede della Società a Cannaregio 5141/A – Calle del Fumo.
Nel 1963, la Chiesa Cattolica con S.S. Paolo VI apporta mitigazioni alle disposizioni del Diritto Canonico, per cui non vengono più negati i Sacramenti e i pubblici suffragi a chi voglia farsi cremare, purchè la cremazione non sia voluta come negazione dei dogmi cristiani e in odio alla religione cattolica e alla Chiesa di Roma.
Cresce pertanto il numero degli iscritti, in quanto si accostano a tale rito anche cattolici ferventi e praticanti.
Il 05/10/1991 viene modificato il vecchio Statuto e approvato dall’Assemblea dei Soci Socrem.
Sempre con il contributo dei Soci, nel 1995 viene sostituito il forno a legna Spasciani Messmer, ancora funzionante, con uno a gas della ditta GEM di Udine.
Tale cambiamento comporta un adeguamento dei locali e una spesa considerevole.
La presenza continua e costante della Socrem sul territorio fa sì che si sviluppi il numero dei Soci e che molti, tra cui i giovani, aderiscano ad essa, poiché ciò significa rispetto per se stessi e amore per il prossimo e per l’ambiente.
La Socrem, fin dagli anni 90, stipula una convenzione con il Comune di Venezia per cremare, sia coloro che sono iscritti, sia coloro che lascino una disposizione testamentaria a tale fine. Quando l’AMAV subentra al Comune di Venezia, per quanto riguarda i servizi cimiteriali, la Socrem continua il suo rapporto per assicurare alla città di Venezia e al territorio circostante il servizio di cremazione e di esumazione, facendosi carico e battendosi affinché il rito della cremazione abbia una sua dignità precipua e difenda sia i diritti degli iscritti e non e dei loro familiari.
Nel 1999 la Società riesce, con il contributo dei Soci, ad acquistare una nuova sede, sita in Cannaregio 5289, Calle dei volti.
La Società Veneziana per la Cremazione, aderisce da sempre alla FIC – Federazione Italiana Cremazione - con sede a Roma e continua a svolgere nel territorio un compito sociale rimasto tale sin dalla sua fondazione e si adegua alle realtà delle altre Socrem per dare sempre più un apporto, anche culturale, incisivo sulla realtà territoriale.